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Il primo fattore di risparmio: l’autoconsumo fotovoltaico

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Cari lettori ben trovati! In questi ultimi mesi per far fronte alla problematica che stiamo vivendo tutti del caro bolletta, abbiamo assistito a diverse discussioni sul tema e a proposte, da parte di esperti del settore e del governo, per abbattere gli esorbitanti costi della filiera della produzione di energia ( luce e gas) che ogni mese l’utente privato e l’azienda devono pagare. Costi che, dalle previsioni del settore, non ritorneranno ai prezzi ante pandemia nel giro di qualche mese ( forse neanche di qualche anno) così ecco che diventa necessario ricorrere ai ripari per trovare soluzioni a breve termine ( sospensioni degli oneri di sistema da circa 6 mesi, iva al 5% sulle bollette gas anziché al 22%, possibilità di rateizzare le bollette fino a 10 rate) e a lungo termine ( incentivare l’autoproduzione da fonti rinnovabili perché si realizzino impianti a breve tempo, chiudere accordi con nuovi paesi per l’approvvigionamento di gas, Etc).
In realtà, in questo momento, diventa determinante rendere efficiente il consumo di energia delle nostre case ( gli eco bonus daranno una grande mano ) e delle nostre aziende ( aiuti messi a disposizione sono le agevolazioni attraverso il credito d’imposta, le detrazioni fiscali o le concessioni di contributi a fondo perduto ) riducendo la richiesta di produzione energetica. Tra le soluzioni proposte c’è la spinta alla realizzazione di impianti di autoproduzione e fra questo quello più incentivato è il fotovoltaico.

Ma come funziona un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica utilizzando la radiazione solare attraverso i moduli fotovoltaici dei pannelli solari in grado di convertire appunto l’energia solare in elettrica. La corrente generata viene filtrata da un inverter, ovvero la parte più importante di tutto il sistema, per trasformarla da corrente continua a corrente alternata ed ecco che elettrodomestici, macchinari, illuminazione possono ricevere corrente dall’inverter. L’energia prodotta in eccesso viene di nuovo convertita e accumulata in una batteria se l’impianto ne è dotata per essere poi nuovamente convertita ed utilizzata quando i pannelli non ne producono.

Oggi grazie alle nuove tecnologie, alle nuove normative e al forte sviluppo del mercato il visto di realizzazione di un impianto di 3 Kw allacciato in rete costa circa 6500 € e superare i 10000€ per impianti più potenti.

Le tempistiche per avere un impianto fotovoltaico installato e connesso alla rete può variare da 2 mesi, per lavori semplici, fino a 5 mesi per operazioni complesse.
Un impianto è garantito da quasi tutti i produttori per un periodo tra i 20 ed i 25 anni dopo questo periodo l’impianto continuerà a funzionare tranquillamente ed a produrre meno energia elettrica. La vita di un impianto fotovoltaico è caratterizzata da una bassa manutenzione per l’assenza di organi in movimento.

Le agevolazioni previste dallo Stato per le fonti rinnovabili in ambito domestico-residenziale, ossia per impianti di bassa potenza (fino a 20 kW), installati su proprietà ad uso abitativo sono due:

  • Lo scambio sul posto;
  • La detrazione fiscale.

Mentre le aziende interessate ad installare impianti fotovoltaici per le proprie sedi possono accedere, a seguito di iniziative attinenti del Recovery Fund, al Piano di Transizione 4.0, attraverso il quale sarà possibile ridurre ulteriormente i costi di installazione di pannelli solari.
Inoltre Se l’azienda ha sede in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna oppure Abruzzo puoi richiedere l’apposito credito di imposta per le imprese del mezzogiorno, è possibile richiedere un’aliquota di detrazione dei costi di installazione dal 25% fino al 45% del costo totale.

Chiaramente anche utilizzando un impianto da fonte rinnovabile come il fotovoltaico il primo fattore di risparmio resta la nostra consapevolezza e quindi l’autoconsumo ovvero consumando istantaneamente l’energia che produce l’impianto. In questo modo non si preleva dalla rete la corrente necessaria al fabbisogno, e si evita di pagarla al fornitore. Il primo risultato è quindi una sostanziale riduzione della bolletta della luce che continueremo a ricevere seppure con importi nettamente più bassi .
Ovviamente l’entità del risparmio dipende da quanto si paga l’energia elettrica al fornitore e dal costo dell’impianto fotovoltaico per questo motivo resta importante affidarsi a società esperte del settore che attraverso un’analisi ed una diagnosi possano proporvi le diverse soluzioni di riduzioni costi e consumi messe a disposizione per ogni esigenza!

Naturalmente anche tutte le pubbliche amministrazioni ed in particolare i Comuni, attraverso i fondi del PNRR devono affrettarsi a realizzare impianti di abbattimento costi di bollette esorbitanti che ricordo bene sono pagate da tutti noi!!!

Buona Energiaaaaa

Articolo estratto dall’editoriale Osservatorio Cittadino

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Rossella di Grazia

Esperta di Bill Audit ed amministratrice unica della ESB Consulting.