Ben ritrovati amici lettori e felice di accompagnarvi, durante la nuova stagione di pubblicazione su Osservatorio Cittadino, nel mondo delle bollette di energia.
In questo momento sentiamo parlare di aumenti di circa il 50% per le bollette di luce e gas ma nessuno ci dice cosa fare per limitare un aumento così forte che naturalmente inciderà sul bilancio familiare o della nostra azienda o per le casse comunali.
Innanzitutto, è bene sapere che il mercato dell’energia sta registrando un trend al rialzo dei prezzi di gas ed energia elettrica considerando l’ascesa dei prezzi delle materie prime dovuta alla ripresa economica su scala globale e le ridotte forniture di gas, in particolare quelle dalla Russia. Ma tra i motivi di questa impennata c’è anche la crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2, chiamati con un acronimo Ets (Emission Trading Scheme).
Il sistema per lo scambio di emissioni EU ETS, stabilito dalla Unione Europea per contrastare i cambiamenti climatici, si basa essenzialmente su un principio: le grandi aziende di tutta Europa (in Italia sono 1.200) devono pagare per poter inquinare.
Negli ultimi mesi c’è stato un incremento dei costi dei permessi delle emissioni di CO2. Meccanismo tale che consente a dar luogo a speculazioni. Si tratta del metodo ‘cap-and-trade’, che permette di scambiare le emissioni. Vale a dire, è un sistema di autorizzazioni a inquinare per le aziende europee, che acquistano, ricevono e scambiano queste quote di emissione. Se un’azienda inquina di più di quanto previsto si trova costretta a comprare altri permessi, aggiungendo quindi un nuovo costo, mentre chi riuscirà a ridurre le emissioni può invece venderli. Visto che le politiche sempre più ristrettive della Ue hanno fatto aumentare la domanda di permessi, si sta verificando un boom dei prezzi dei diritti. Ora sono ai massimi storici e cioè attorno a 50 euro per tonnellata di CO2, un costo che le aziende devono poi recuperare e che va a finire sui costi della bolletta energetica e quindi sulle tariffe dei consumatori.
Ad essere colpiti dagli aumenti, in modo particolare, saranno i clienti del mercato tutelato. Per le forniture in maggior tutela, infatti, i prezzi sono stabiliti trimestralmente (l’ultimo trimestre del 2021 sarà pubblicato l’1 Ottobre) direttamente da ARERA, senza alcuna possibilità di controllo o di scelta delle tariffe più vantaggiose. Per questi utenti il primo consiglio che è quello di passare al mercato libero, in modo da poter scegliere la tariffa più vantaggiosa tra quelle presenti sul mercato. Tra un anno, sarà necessario il passaggio per tutti, pertanto meglio anticipare i tempi scegliendo una tariffa meno costosa oggi. Anche per il mercato libero potrebbero esserci incrementi. Soprattutto le offerte che prevedono un prezzo variabile (legato all’andamento dei prezzi del mercato all’ingrosso) faranno segnare nuovi rincari per i consumatori. In questo caso optare ad un prezzo bloccato sarebbe consigliabile anche se molti fornitori in questo periodo, stanno proponendo contratti con prezzi variabili. Valido per tutti è la scelta di una tariffa che tenga conto delle vostre fasce di consumo, perché si in questo momento, tenere sotto controllo i consumi resta il miglior consiglio che vi si possa offrire.
Oggi sono presenti sul mercato strumenti che vi permetteranno di tenere sotto controllo i vostri consumi di energia elettrica, anche in tempo reale, dove potrete visionare la vostra spesa stimata per la fattura che riceverete ed individuare eventuali sprechi degli apparecchi elettronici ed elettrodomestici apparentemente spenti che incidono sulla bolletta, consentendoci in questo modo di intervenire tempestivamente e non a bolletta ricevuta per consumi fatti! Fondamentale è la ricerca del fornitore che possa applicarvi bonus per l’invio della fattura elettronica o per la scelta della modalità di pagamento SDD, e via dicendo aziende che aiutino in questo momento l’utente a superare “insieme” questo momento di difficoltà. Al governo poi lasciamo azioni di intervento rapido e concrete per aiutare le casse pubbliche e private dando finalmente attenzione ai prezzi della materia prima ma anche ad oneri generali e tasse che costituiscono il 50% del costo di una bolletta!
Con ritrovato piacere Vi auguro Buona Energiaaaaa
Articolo estratto dall’editoriale ‘Osservatorio Cittadino‘
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Grazie al monitoraggio e l’analisi dei consumi in seguito alla combinazione dell’utilizzo di un’esclusiva Web App utilizzabile da qualsiasi dispositivo e dalla consulenza di tecnici ESB Esperti in gestione dell’energia, potrai sempre avere un quadro chiaro di quanto siano i tuoi reali consumi ed intervenire tempestivamente nel caso in cui ci siano o nascano anomalie.