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Riflessione sul G7 Torino: un passo avanti verso un futuro energetico più sostenibile?

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Il G7 di Torino sull’energia si è concluso con un accordo storico: l’impegno ad eliminare progressivamente la generazione di energia a carbone entro il 2035. Un passo avanti significativo nella lotta al cambiamento climatico, che rappresenta un segnale importante da parte delle principali economie del mondo.

Oltre all’addio al carbone, il G7 ha concordato altri risultati importanti:

  • Riduzione del 75% delle emissioni globali di metano dai combustibili fossili entro il 2030.
  • Triplicazione della capacità globale di energia rinnovabile entro la stessa data.
  • Sblocco di finanziamenti per il clima per un valore di migliaia di miliardi di dollari.
  • Creazione di una Coalizione del G7 per l’acqua per affrontare la crisi idrica globale.
  • Riconoscimento del ruolo del nucleare di nuova generazione per alcuni Paesi.

Non mancano però le critiche: alcuni attivisti sostengono che gli impegni presi non siano sufficienti per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius, come concordato nell’accordo di Parigi. Inoltre, la questione del nucleare ha creato divisioni all’interno del G7, con alcuni Paesi che si oppongono al suo utilizzo.

In generale, il G7 di Torino può essere considerato un successo. Si tratta di un passo importante nella direzione giusta, che dimostra la volontà dei governi del G7 di affrontare la crisi climatica in modo serio e concreto. Tuttavia, molto rimane da fare per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che sono stati posti.

Chi mi conosce sa che sono abituata a farmi delle domande ed avere così degli spunti di riflessione per il futuro:

  • Come si concretizzeranno gli impegni presi?
  • Saranno definiti piani d’azione dettagliati con scadenze precise?
  • Come saranno finanziati gli investimenti necessari?
  • Saranno stanziati fondi pubblici sufficienti o si ricorrerà al settore privato?
  • Come si garantirà una giusta transizione energetica?
  • Saranno tutelati i lavoratori e le comunità che dipendono dai combustibili fossili?
  • Come si coinvolgeranno i Paesi in via di sviluppo?
  • Saranno aiutati ad adottare tecnologie pulite e ad aumentare la loro resilienza ai cambiamenti climatici?

Il G7 di Torino ha dato il via ad un processo importante, ma è solo l’inizio. Ora è necessario che tutti gli attori coinvolti – governi, imprese, cittadini – lavorino insieme per costruire un futuro energetico più sostenibile per tutti !!!

Buona Energia !

Rossella di Grazia

Esperta di Bill Audit ed amministratrice unica della ESB Consulting.